Barbara D’Urso si commuove a Ballando con le Stelle raccontando il suo difficile percorso da madre single: ecco le sue parole.
Dopo la difesa di Platinette sul caso Mediaset, Barbara D’Urso torna a far parlare di sé con un momento toccante a Ballando con le Stelle. Durante la puntata dell’8 novembre 2025, come riportato da Fanpage, la conduttrice ha commosso il pubblico raccontando in lacrime la sua storia personale e il difficile percorso da madre affrontato in solitudine.

Barbara D’Urso in lacrime: il racconto sulla maternità a Ballando con le Stelle
Barbara D’Urso si è lasciata andare a Ballando con le Stelle, condividendo con emozione il suo vissuto più profondo: “Non riuscivo ad avere il mio primo figlio e stavo impazzendo. Quando avevano 5 e 7 anni, mi sono dovuta separare dal loro padre. Mi sono trovata sola con loro due. Ho dovuto imparare a fare la mamma, non avendone avuta una non sapevo come fare“.
Nel suo racconto ha anche parlato apertamente delle difficoltà affrontate: “C’è stata la fase del dolore, della depressione, ho perso 10 chili. Piangevo da sola“. Nonostante tutto, ha sottolineato di non aver mai parlato male del padre dei suoi figli.
Inoltre, ha spiegato la sua scelta di tornare a lavorare per garantire ai figli un futuro sereno: “Quando sono andata a lavorare loro non l’hanno vissuta bene. Ma sono orgogliosa perché ho cresciuto due figli generosissimi. Sono molto riservati e hanno raggiunto la completezza nel loro lavoro senza essere ‘figli di Barbara D’Urso’“.
L’esibizione e il commento di Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto
Attraverso la sua coreografia, aggiunge Fanpage, Barbara D’Urso ha trasformato in danza la sua storia di madre, sottolineando anche il senso di vuoto che può provare chi ha cresciuto con dedizione i propri figli: “Aspetto una telefonata che non arriva“.
l pubblico si è visibilmente commosso, anche se non tutti i giudici hanno apprezzato il tono emotivo della performance. Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto hanno commentato: “Sembrava tutto melenso e zuccheroso, tutto un po’ troppo. La mano che trema alla fine l’avrei evitata. Abbiamo una cosa in comune: i nostri figli non ci cagano“.